Insegnare all'allenatore ad essere un allenatore di calcio: un approccio teorico con implicazioni pratiche

Abstract

Questo studio si è concentrato sull'analisi dell'impatto del clima motivazionale indotto dagli allenatori sulla percezione dello sforzo da parte dei giovani atleti di calcio, attraverso un modello ibrido, considerando la Teoria degli Obiettivi di Realizzazione e la Teoria dell'Autodeterminazione come quadri teorici motivazionali. . Sono stati analizzati i dati di 803 atleti maschi di età compresa tra 14 e 20 anni (M=17,60; SD=2,21), con una frequenza di allenamento settimanale compresa tra 2 e 6 volte a settimana (M=3,56; SD=.85) e durata compresa tra 60 e 300 minuti (M=99,75; SD=1,08). I partecipanti hanno completato quattro questionari precedentemente tradotti e convalidati in portoghese nel contesto dello sport. I valori di adattamento indicano l'accettazione del modello di misurazione e del modello di equazione strutturale. Tutte le regressioni si sono rivelate significative, tenendo conto delle ipotesi teoriche. Gli effetti indiretti mostrano che il clima orientato al compito predice positivamente la percezione dello sforzo, sia attraverso la motivazione autonoma che attraverso la motivazione controllata. Al contrario, un clima orientato all'ego ha un significativo effetto indiretto negativo sullo sforzo percepito, indipendentemente dalla regolazione motivazionale. In termini pratici, gli allenatori dovrebbero concentrarsi sull'apprendimento dei giovani atleti e sullo sviluppo di nuove abilità. Inoltre, è estremamente importante che i progressi e gli sforzi, sia a livello di atleta che a livello generale della squadra, siano rafforzati e congratulati dall'allenatore, al fine di favorire un coinvolgimento equilibrato e armonioso tra gli atleti.