Marcatori biochimici nella sindrome da sovrallenamento nei calciatori maschi
Abstract
Il sovrallenamento (OT) è il risultato dello squilibrio tra la richiesta di esercizio e la capacità del corpo di recuperare, con i giocatori di calcio che sono una popolazione a rischio. Il fisioterapista e l'équipe multidisciplinare sono coinvolti con l'atleta e, quindi, devono saperlo riconoscere e progettare il miglior programma di prevenzione e riabilitazione. Oltre ai sintomi, un'altra forma di identificazione avviene attraverso i marcatori biochimici, i principali sono: creatinfosfochinasi (CK), cortisolo, lattato deidrogenasi (LDH), urea e creatinina. Lo scopo di questo studio era di analizzare e descrivere studi retrospettivi che utilizzavano marcatori biochimici per identificare la sindrome OT nei calciatori maschi. Metodo: Ricerche nei database di Scielo, Portal de Periódicos da Capes, PubMed, Lilacs e Portal de Pesquisa BVS pubblicati tra il 2005 e il 2014, libri di testo relativi all'argomento tramite parole chiave. Risultato: sono state analizzate 30 referenze, di cui 5 conformi alla metodologia applicata. Dei marcatori, la CK è aumentata in 2 studi ed è diminuita in uno, essendo attribuita al riposo. Due studi hanno mostrato un aumento del lattato e altri due del cortisolo. Solo uno studio ha valutato l'urea, che è rimasta ai valori di riferimento, e un altro ha valutato un aumento della creatinina. Conclusione: la sindrome OT è comune nei calciatori maschi, ma non ci sono marcatori biochimici specifici, perché non ci sono valori di riferimento standardizzati che possono essere utilizzati. Si suggerisce uno studio che correla i principali marcatori con l'OT dei calciatori maschi al fine di trovare valori di riferimento specifici per la sua rilevazione.
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