Calcio, razzismo e costruzione della pace nella Nigeria coloniale

Abstract

L'ubiquità delle opere accademiche sulla Nigeria coloniale non può essere sottovalutata. Questo è aumentato specialmente nel 21° secolo in modo tale che non sembra esserci alcuna area scoperta. Ma sfortunatamente, la maggior parte di questi sforzi accademici è stata incanalata in aree come guerre, resistenze, sfruttamenti imperialistici e così via. Poca o nessuna attenzione è stata data ad aree come il razzismo e il tempo libero nella Nigeria coloniale. Emerge poi per sostenere che con la letteratura preponderante sul colonialismo, il razzismo sembrava essere esistito solo in colonie di insediamenti come il Sud Africa, il Kenya e così via. Questo sostiene la ricerca diversamente. Basandosi su interviste orali, materiali d'archivio, gazzette governative e dati secondari pertinenti; la ricerca ha impiegato approcci di ricerca storici e qualitativi per colmare questa lacuna nella borsa di studio. Il lavoro ha rilevato che il razzismo ha punteggiato il regime coloniale in Nigeria, sebbene non nella stessa misura del Sudafrica e di altre colonie di insediamenti. La ricerca aggiunge inoltre che il rapporto tra i colonizzatori e i colonizzati in Nigeria non era un nesso di puzzle di tutti i tempi, poiché c'erano casi di attività ricreative in cui entrambe le parti partecipavano allo stesso modo. Il calcio era un'attività così ricreativa che alleviava le tensioni del tempo e serviva anche come misura di costruzione della pace tra i governanti coloniali opposti e gli aborigeni. Colmare le suddette lacune accademiche è la principale preoccupazione di questo lavoro, mentre si raccomanda la collaborazione tra pubblico e privato per promuovere la cultura della pace attraverso il calcio.